martedì 28 aprile 2009

partire

inusuale adesso

il tuo sguardo sul molo

attendi serena l’andare


in un giorno nuovo

ritrai i vecchi pensieri


una valigia di cartone

la mia diaspora

vagheggiano ideali

sullo zoccolo del ponte di coperta


appuntata

nei taccuini

sta la traccia del viaggio


aspetto

che terra venga alla vista

mentre tu

torni a casa


Giordan

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Nei tuoi versi compaiono due parole che penso spesso associate tra loro. Ideali e diaspora.
Rifletto frequentemente come gli ideali siano oggetto di dispersione,di diaspora per opera dei poteri forti.
Più disgregati sono,meno forza hanno...

Ciao caro Giordan!

serenella ha detto...

Dunque...questo viaggio lo farai da solo, con la valigia di cartone e un blocco su cui c'è la traccia del viaggio. Mi sembrano versi molto tristi.

giordan ha detto...

ciao Guernica, il concetto è esatto. Il viaggio in questo caso, rappresenta l'abbandono della terra. Una terra madre o sposa. La destabilizzazione dei ruoli che rende mobile un elemento statico, sposta l'attenzione del lettore che individua una condizione autobiografica nel testo. Non è un errore di comprensione è la bivalenza della poesia che confonde. La sua forza sta proprio in questo, nell'essere fondibile con gli elementi concreti che coctituiscono le sicurezze umane; affetto e territorialità.

giordan ha detto...

ciao serenella, tu hai colto il lato sentimentale affettivo del testo. in effetti, come dicevo a Guernica, siamo di fronte ad una metodica bivalente, voluta dello scritto.

Pupottina ha detto...

rispondo: per fortuna l'hanno soltanto guardata...

Pupottina ha detto...

è un viaggio alla ricerca di qualcosa?

DARK - LUNA ha detto...

Ciao Giordan...
non smetto d'immaginare i luoghi e le scene che si proiettano nella mia mente tutte le volte che leggo ciò che scrivi.
Lasciare la propria terra o comunque "una terra"....lascia scie smarrite alle nostre spalle per volgere i nostri sguardi avanti, laddove la meta attende i nostri passi....ma disperde...
per poi ritrovarci ad accogliere nuove vie e nuovi ricordi che porteremo dentro....come la "la madre terra" impone.
ti abbraccio.

upupa ha detto...

.......riesci sempre a "stimolare" le mie riflessioni....
partire...il verbo più interessante della lingua italiana!( per me)

Anonimo ha detto...

E' vero Giordan!
Quanto ci fa essere sicuri la territorialità!!!
L'ho constatato in questo mese. Penso all'instabilità ed alle condizioni derivanti dal terromoto.
Quando anche ciò che diamo per scontato come statico,si rivela...meno statico.
Come un punto fermo che si sposta.

giordan ha detto...

ciao Pupottina, beh! certo solo guardata... però un pò spiace vedere sempre la strumentalizzazione del corpo femminile come "richiamo ad altro". Anche se ormai il corpo maschile sta facendo la stessa fine...

il viaggio? il viaggio può essere fuga, abbandono, principio, avventura, sradicamento... le emozioni percepite, sono il senso in questo caso, che identifica il viaggio.


un abbraccio

giordan ha detto...

carissima darksecretinside, hai una profonda capacità di cogliere i contenuti e le emozioni di un testo. Attraverso la lettura, ognuno di noi salpa per nuovi lidi, nuove avventure. Attraverso la vita, si compie un percorso analogo ma attivo. L'andare, è sintomo di ricerca ma anche di spaesamento. La memoria è il nostro radicamento, il nostro valore ancestrale mentre il moto appartiene al presente.


Un bacio a presto

giordan ha detto...

ciao upupa, grazie sono felice di suscitare emozioni.
anche per me il verbo partire è uno dei migliori...amo viaggiare


un abbraccio

giordan ha detto...

carissima Guernica, quanto tu dici è verissimo. Le persone nascono in un luogo e ad esso, appartengono. Quando una tragedia come il terremoto in Abruzzo destabilizza la sicurezza nell propria territorialità, si comprende quanto determinante sia il luogo nativo per un essere umano. La staticità appartiene alla non vita: noi viviamo e siamo immersi nella vita di un insieme. A volte però, ci riserva sorprese drammatiche.


Ti sono vicino con tutto il cuore Guiernica spero che presto le cose si stabilizzino su tutti i fronti ne avete diritto e bisogno.


Un bacione grande grande ciao

Anonimo ha detto...

Grazie Giordan!