lunedì 6 febbraio 2012

Hai una richiesta di amicizia da Kabul. Accetti?



condivido con Cavaliere Oscuro del Web questo post importante:
aiutiamo Emergency!
giordan


Comunicato da Emergency 

Due semplici gesti, come quelli che fai ogni giorno, possono aiutare Emergency a curare le vittime della guerra afgana nel suo ospedale chirugico a Kabul.

INVIA un SMS al 45508 o chiama da rete fissa per donare 2 euro e CONDIVIDI questo video.
Puoi mandare un SMS da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Nòverca; puoi telefonare da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali.

Qui trovi tutte le informazioni: http://bit.ly/emergencysms

mercoledì 1 febbraio 2012

Pierluigi Cappello


nell'immagine del fotografo Danilo De Marco, Il poeta Pierluigi Cappello

… dai andiamo insieme, salta su!...
Comincia così spesso un’avventura. Seguendo le trame della stagione o del momento, che nasce tra amici o … del fato: che sta all’angolo di ogni porta e che, fortuna vuole, non diventa il senso del mai fare o andare.
Ma se lo sapessimo, alle volte si starebbe fermi, si andrebbe a pesca oppure semplicemente al baretto di fronte casa, a mangiare un gelato.

A Pierluigi e al suo amico, comuni mortali, che non prevedono il futuro, le cose sono andate in un certo modo.
Una volta saliti sulla moto, il vento ha spazzato via i loro pensieri per un attimo, per quell’attimo che alle volte basterebbe in pari misura, ad evitare il cambiamento radicale di una vita o l’incontro con la morte.
La moto piega su se stessa, l’impatto è inevitabile e all’improvviso, due occhi chiudono per sempre lo sguardo sul mondo e altri due rimangono fissi ad osservare la vita che corre, stando fermi su due maledette ruote attaccate ad una seggiola.

Questa in breve è la storia di Pierluigi. Un ragazzo diventato uomo tra le tavole di una vecchia baracca austriaca, data in dono dai vicini di confine per il terremoto del 1976. Un uomo che ora ha bisogno di aiuto, necessita della giusta considerazione per quanto ha fatto per questo paese in termini culturali.
Il suo è un mestiere strano, un mestiere che per molti è un fare per pazzi, per visionari, per soggetti che dicono cose che nessuno capisce o pochi… Pierluigi è un poeta, un poeta che ha parlato all’imperatore e forse, per il peso delle domande, non ha mai ricevuto risposta. Ora tocca a noi, noi italiani parlare con l’imperatore.
Questa mia piccola escursione sulla vita di un uomo, vuole svegliare le coscienze, per far crescere il numero di quelle persone disposte a fare un piccolo gesto per aiutarlo:
Aderite al seguente appello:
SOSTENGO LA PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DEI BENEFICI PREVISTI DALLA LEGGE BACCHELLI AL POETA PIERLUIGI CAPPELLO.
scrivete una mail al Presidente della regione Friuli Venezia Giulia con il testo in stampatello che vedete sopra e  incrociamo le dita in un paese dove, forse, tutti e dico tutti, dovremmo incrociare le braccia

grazie 

giordan

alcune poesie di Pierluigi:
Elementare

E c'è che vorrei il cielo elementare
azzurro come i mari degli atlanti
la tersità di un indice che dica
questa è la terra, il blu che vedi è mare


Piove

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell'ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l'albero è capovolto, la radice è nell'aria.


Gerico

È raro sentire cantare in strada
molto più raro sentire fischiare
o fischiettare
se qualcuno lo fa
l'aria sembra fargli spazio
ti sembra che un refolo muova
la flora dei tuoi pensieri
ti metta dove prima non eri;
ma come passa chi fischia
la noia stende le vertebre al sole
e tu rientri dov'eri
dietro il douglas dei serramenti
dentro il livore
degli appartamenti
al tango delle dita sul tavolo ti chiedi
da quali trombe scosse
scrollate le mura
per quali brecce potremo vedere
 -  fresca  -
 
come un sogno appena sbucciato
la terra che calpesteremo, allegri.

biografia:
Pierluigi Cappello è nato a Gemona del Friuli (UD) nel 1967; vive a Tricesimo (UD). Ha diretto la collana di poesia La barca di Babele, edita a Meduno e fondata da un gruppo di poeti friulani nel 1999. Ha pubblicato i seguenti libri: Le nebbie (1994), La misura dell’erba (1998), Amôrs (1999), Dentro Gerico(2002). Con Dittico (Liboà, Dogliani 2004) ha vinto il premio Montale Europa di poesia. Assetto di volo (Crocetti, Milano 2006) è stato vincitore dei premi Pisa (2006) e Bagutta Opera Prima (2007). Nel 2008 ha pubblicato la sua prima raccolta di prose e interventi intitolata Il dio del mare (Lineadaria, Biella 2008). Nel maggio 2010 pubblica Mandate a dire all'imperatore (Crocetti, Milano 2010), col quale vince il premio Viareggio-Repaci.