domenica 25 maggio 2014

Altopiano

e  
vanno ancora lungo la solca
tra i ciuffi del mugo
gli aghi degli abeti 
mesti
annaspano
come annaspano
goffe thaumetopoea pityocampa

in fondo
la via è quella e
bassi con le teste tra le dita aperte
stando ognuno in fila con la croce
s’urtano
ricordando carrozze di treno
nell’ultimo fiato
del freno

la riga dell’aria gira e
scrolla
nevischio su cengie a strapiombo
tuffando
contro verdi cornici
le ultime lacrime d’inverno

è qui
dove il ieri sarà ancora
domani

giordan
 


lunedì 5 maggio 2014

l'umanità assente


aveva chiesto solo il cardinale
aveva con se un bastone e
un piede zoppo

ma i tutti 
giravano all'altro capo dei poli con lo sguardo
per stare assorti
nell'indifferenza
nell' ignota culla della solitudine dove
nessuno domanda denari dove
oggi si è sazi, ma
domani
quello
giungerà innanzi dal lato dei colli torti e
i sazi 
saranno fame
fame



giordan

venerdì 2 maggio 2014

l'origine



Il respiro ora può accostare al vento
lasciare al suolo
lente carezze che
scrollano
Ignari afidi appesi
intenti al resistere
capita di sdraiare le ossa per ascoltare cosa tra l'erba va
un mondo nuovo
nascosto a quegli occhi fragili
a quel sentire poco
del rumoroso silenzio attorno

giordan