sabato 29 gennaio 2011

apparente calma

apparente calma



nega la quiete e non placa


questa tesa attesa che


impone il fermo


a guardare il cielo






incupito


nero


mentre ancora


una massa che


storma e


torna e


oscura la volta






lì, i passi son contigui al poco tempo


la memoria svuota


smacca le pietre dove


giocano i petti rossi


così saltano via e si rincorrono tra i verdi sempre


di questo e di altri inverni

giordan

venerdì 14 gennaio 2011

migranti

sembra nascano



oltre ogni porta confine


metastasi delle lingue e


tracce durature


più dell’orma


sono carne e pianto che


tra i denti stringendo fermano dolore


fame e


mestruo di madri


segno di figli mancati nel migro o


placente


figlie del mare


tòrte nella risacca


migranti

giordan




martedì 4 gennaio 2011

Antonin Artaud- parte seconda

al Papa (seguito della prima parte)

Non c'è Dio, Bibbia o Vangelo, non ci sono parole 
che fermino lo spirito. 
Non siamo al mondo. O Papa confinato nel mondo, nè la terra, ne Dio si esprimono in te.
Il mondo è l'abisso dell'anima, Papa deformato, Papa esteriore all'anima, lasciaci nuotare nei corpi, lascia le nostre anime alle nostre anime, non abbiamo bisogno della tua lama di abbagli.
1° Rinnego il battesimo
2° Cago sul nome cristiano
3° Mi dondolo sulla croce di Dio ( ma trastullarmi dondolando, Pio XII, non è mai stata mia abitudine. Dovrebbe iniziare a comprendermi). 
4° Sono io ( non Gesù Cristo) a essere stato crocifisso sul Golgota, e lo sono stato per il solo fatto di essermi ribellato contro dio e il suo cristo, perchè io sono un uomo e dio e il suo cristo non sono che idee che recano lo sporco contrassegno della mano dell'uomo; e queste idee per me non sono mai esistite.
(...)
      Vi scrivo perchè sappiate chi sono e che è un dato conosciuto da tutte le polizie del mondo che Antonin Artaud è un soggetto tabù, il problema rimosso, il segreto occultato che per tutti non fu, d'altronde, che un enorme e irrisorio segreto di pulcinella; e che solo, io, Antonin Artaud, sono stato costretto pubblicamente a ignorare sotto pena di camice di forza, prigioni, veleni, elettrochoc, strangolamenti, sfregi, stordimenti e assassinii. Questa è la mia vita, Pio XII, di nove anni. ... segue   

tratto da: Lettere ai prepotenti proveniente da"Di Dio e dei preti attraverso il giudizio di Artaud..." testi liberamente tratti da:  Al Papa e Al Papa (primo ottobre 1946)
 

La forza dirompente o meglio demolente delle parole di Artaud, smuove le coscienze e le costringe a riflettere sulla crudezza dei non valori, che un sistema di dominio come la chiesa ha per anni inflitto sui popoli.

E' possibile che alcuni rimangano scossi dalla durezza dei termini, ma la cosa principale che dovrebbe muovere nell'anticamera del giudizio, è il peso, il significato della parola Atrtaudiana: il movente della parola stessa. Una parola che decompone, porta al macero, alla decantazione un qualcosa di inscalfibile. Il superamento di una società civile oggi, avviene attraverso la presa di coscienza dei limiti, delle arroganze e se questi limiti correttamente messi in discussione si possono "smontare", ecco che facciamo un  vero passo avanti nell'indipendenza culturale.

giordan

lunedì 3 gennaio 2011

Antonin Artaud- parte prima

Al Papa

In nome della Patria, in nome della Famiglia,
tu (Papa), tu induci alla vendita delle anime, alla libera triturazione dei corpi.
Abbiamo, tra noi e la nostra anima, abbastanza percorsi da superare, abbastanza distanze per interporvi anche i tuoi preti tentennanti e questo ammasso di azzardate dottrine di cui si nutrono i castrati del liberismo mondiale.
Il tuo Dio cattolico e cristiano:
1° te lo sei messo in tasca.
2° Non sappiamo che farcene dei tuoi canoni,del tuo indice,del peccato,del confessionale,della tua pretaglia; noi pensiamo ad un'altra guerra, la guerra contro di te, Papa, cane.
Qui lo spirito si confessa allo Spirito.
Dall'alto in basso della tua pagliacciata romana, quello che trionfa è l'odio per le verità immediate dell'anima, di quelle fiamme che ardono direttamente lo spirito. ... segue

tratto da: Lettere ai prepotenti proveniente da"Di Dio e dei preti attraverso il giudizio di Artaud..." testi liberamente tratti da:  Al Papa e Al Papa (primo ottobre 1946)


nel 1896, a Marsiglia nasce un uomo.
nel 1948, qualcuno dice che un uomo è morto nella stanza di un ospedale.
Può essere che Antonin abbia lasciato su quel letto le  ossa, ma...
la sensazione che sia un "navigatore del tempo", distoglie dalle certezze.

Quanto sopra riportato, è la prima parte di uno scritto molto discusso per la sua durezza.
seguirà prossimamente nel blog l'estensione del testo, ma nel frattempo, cari amici lettori, parliamone insieme negli spazi dedicati ai commenti di questa "visione?" del mondo.


giordan