martedì 20 agosto 2013

in-europa

 




d’ansia onirica
come veste che
riveste
s’ammala ognuno
in ogni dove qui
adesso
se osserva attento

e rimane poi
ad aspettare un’aurora secca
come  secca e arsa
è l’estate che azzanna il pianton

insacca le ultime risate nei sudori aspersi dagli arti e
dagli anfratti remoti all’ombra
ma a nessuno viene un basta

perenne questo stare
ad un mediocre insieme che
corona
malgrado l’incolta stagione
l’insipiente governante che sta al timone.

e la nave cede e inabissa
dapprima la poppa per poi
cavar la sete anche alla prua

alla fine starà al fondo posata
un relitto per i posteri

l’insegna indicherà:
“qui i resti di una penisola remota
appendice ultima di una desolata europa”

giordan