lunedì 14 aprile 2014

la vergogna


la vergogna

nessuno aprirà la porta per sapere

oltre
il deserto atteso
la culla
che secca anime sparse

i gladiatori della corte saranno là
a colmare un vuoto immedicato  

allora zittiranno oltre le bocche da fuoco
cadranno
nel muto
i taglienti sibili asimmetrici di luce dardica

non separeranno le nubi ancora
non indicheranno il fronte nemico

egli non è
e non è mai stato oltre la cortina
siede da sempre alle spalle dei propri eserciti
sullo scranno del potere

giordan




domenica 6 aprile 2014

Il dono



e potrei stare sospeso al vento
curvare 
alle tenui carezze 

potrei aprire il palmo 
e dare fermo al crociere

così fa il ramo d'abete
si pone e accoglie lo scompiglio 
lasciando certo 
il tempo del riposo 
a chi della vita 
ha fatto un leggiadro volo

giordan









martedì 1 aprile 2014

dedicato alla madre



per non lasciare incompiuto il verso che
procede
colma
fissa i ricordi
alle trame della vita che rimane

il 29 marzo alle 23,35 
mia madre va
per attraversare le grandi praterie



ascolterò
nel mio stare supina
il frullo degli uccelli
il gorgoglio dell’acqua
il sommesso canto del vento

ascolterò
dal grembo di questa terra
le mille voci di mia madre
il passo continuo
lento
di mio padre

allora
tornerò me stessa
ancora sarò fibra
tralcio di vite
seme
d’altri semi

- : - : -


Non piangete nei giorni a venire
non piangete le stagioni
lasciate a terra le foglie

cogliete la vita
che ogni giorno muore
rinasce e respira

muovete nel vento
come polline senza tempo

nulla
passa e va senza lamento
ho lasciato voi
per continuare

guardatevi attorno
fiori
colline
sentieri nel bosco

l’orma mia
costante
all’ombra del bosso


giordan