sabato 26 maggio 2012

Scott Walker The Old Man`s Back Again


vecchi ricordi...
questo è un brano che spesso facevo con la chitarra: una vecchia navajo a cassa convessa nel lontano 1979...
Buon ascolto

lunedì 21 maggio 2012

ricordando un amico: Stefano Tassinari




Stefano è stato per me non solo un amico, ma una guida nel mondo della parola.
Una decina di anni fa,  ho tentato di leggere l’inizio di un mio romanzo breve: “sospiri di vita sopra le betulle”. Dopo qualche riga, gli occhi confusero l’immagine e le parole diventarono linee continue mentre,  un nodo doloroso, mi strinse la gola.
Stefano mi prese i fogli dalle mani che piano stavano cedendo alla presa e mi disse:
“dai a me, ti capisco: vado avanti io”
Lesse fino alla fine il pezzo con una grazia che solo un grande esperto di recitazione come lui poteva avere.
Rimase impassibile fino all’ultima riga per lasciare al punto, un occhio rosato e velato di una luce commossa.
Ci guardammo come ci si guarda tra compagni e senza parlare, capimmo che il sacrificio di tante persone, respirava costante nei nostri cuori attingendo energia nei meandri della memoria.

L’otto di maggio scorso, ha preso la via del non so e … solo adesso, ho raggiunto il giusto equilibrio per parlare di lui.

Le persone nascono, muoiono, ma alcune, non se ne vanno... camminano con i piedi di chi ha insieme condiviso il senso della vita e viceversa.

Voglio ricordarlo con un pezzo tratto dal libro “L’amore degli insorti” che ritengo importante in questo momento della nostra complessa civiltà:

… Sono quelle le sole ore in cui non dobbiamo rendere conto di niente a nessuno, neanche di avere trasformato la sfera della terra in un cilindro, e di averlo riempito di polvere da sparo per farlo rotolare sotto i piedi di qualunque garanzia, venuta a dirci cosa dobbiamo ancora fare per non perderla di vista e trattenerla al nostro fianco fino al domani che sarà, mentre noi preferiamo lasciarla al suo destino di carta da bruciare in fretta, ai margini di un’esplosione che ride di se stessa.
Mi faccio trascinare dal sogno per non essere trascinato dalla vita, che in questo istante avverto come agra di racconti e libagioni, del corpo e dello spirito, amen. …  (tratto da L’amore degli insorti di Stefno Tassinari – Marco Tropea Editore)


sabato 19 maggio 2012

Macerie



Oggi è un giorno terrificante per questo paese e  per quei cittadini onesti che sparsi tra la feccia dei qualunquisti, cerca ancora di dare senso alla vita, alla dignità.
Nel mentre, una stampa inclassificabile batte la lingua sul tamburo e lancia i falsi proclami di un agglomerato di corrotti e pervertiti che occupano  abusivamente le stanze del palazzo.
Cos’è la destra? cos’è la sinistra? Cos’è il centro nella politica di questo paese?
NULLA, SEMPLICEMENTE IL NULLA.
Hanno diviso le persone in classi, in caste, in sette religiose, in gruppi e movimenti dando a tutti una collocazione che avesse come principio la divisione tra gli uni e gli altri per colore, pensiero, ideali.
In realtà gli ideali sono comuni e gli interessi anche, ma non quelli economici: quelli appartengono ad una delle trappole usate per imbrigliare la gente.
Hanno reso deboli tutti noi, ci hanno privato della capacità di pensare liberamente, ci hanno usato per i loro sporchi affari.
Brindisi è!
Ciò che il sistema vuole l’Italia diventi.
Brindisi è!
il sangue dei ragazzi sulle bianche camice del potere
Brindisi è!
La frusta contro coloro che pensano di smontare il sistema.
Non più di dieci giorni fa qualcuno sapeva che poteva accadere.
Non più di dieci giorni fa, alcuni hanno pure spiegato chi, perché e come, potrebbe fare tutto ciò.
Io non lo ripeto in questo scritto. Andate e cercate e capirete quanto tutti noi, siamo costantemente traditi e calpestati.
Mi auguro che il sangue di questi ragazzi, sia la fonte da cui il popolo possa insorgere, ma anche l’onta eterna, per quei bastardi che, anche se non hanno materialmente compiuto l’atto, ne sono mandanti diretti e indiretti.
Sono profondamente vicino ai giovani colpiti da tale brutalità e a tutte quelle persone che si sentono colpite da tanta devastazione e depravazione.

giordan

macerie
siamo solamente macerie
aperte e rivoltate al caldo contro

sconfitti
in un mondo madre dove
vittoriosi in guerra
in epidemie indotte
in fame provocata
in-fame nostra essenza smorta e smunta
pestiamo fradici della nostra infamia
un' emorragica terra
cosparsa di giovani cadaveri

giordan

  



sabato 5 maggio 2012

dedicata a Joe Black


dedicata a Joe Black

quando il verso insabbia
o sembra insinui il muso tra i grani della terra
non fugge ma
stana

cerca l’oltre
tra le viscere

va e confonde se
all'altro capo

non è perciò fuga
non è inconsistenza
ma impercettibile forma di separo
.
esso cerca nel sotto
dove l'aria a fatica trova gli spazi e
piano
nuovi mondi al suo orizzonte
è così
allora schiudono porte che
mai
avrebbero ceduto a vite senza versi.

giordan


Non mollare Elisena