venerdì 29 novembre 2013

Alzheimer




adesso
ferma e poi ancora
è la mano che batte e
raccoglie la lingua
di quella testa stanata all’ordine ovvio

guarda per aria cosa stanzia e
strazia
quelle storie che affiorano ad un ieri…capelli neri.
è una stella?
una cometa!

garza
tampone

sta appesa acuta e
smonta
le prossime salme sotto stese
quelle col respiro lento, appena perso e
ridono sembra
in quella smorfia senza dominio

chiude
apre
sbatte
chiude
apre
al respiro agogico fonde il tocco asincrono della porta 
del via vai dentro l’asettico intorno
una vita alla fine spesa in attesa

e le cicale hanno cantato
e le formiche portato e stivato

banco bianco
ago

la cometa
spegne la coda in corsia
una mano tocca la mano
passata!
la guerra è finita
alla veranda
c’è il sole oltre
ed anche qui ormai non piove anche se
il nome
l’esatto nome
è sperso nelle crepe del corpo

giordan

domenica 3 novembre 2013

la perdita

quando non si poteva capire
toccarsi
rispondeva al criterio essenziale d'approdo

adesso
le genti sono disperse
logore
umani disumani ovunque


la domenica è meglio per  giungere
le riserve sulle nuove frontiere stanno alla messa o allo stadio e
altre ancora
lungo le vie del centro

domani saranno confusi o fusi al contesto osceno
parleranno storpio e tutto sarà normale

Giordan