domenica 15 febbraio 2015

Braccianti

solitari tra i campi
al tocco della campana
lasciano la fatica alla zolla torta e
tolta

la vita sotto
sorpresa assorta
non desta stupore a chi
il vomere conduce

corrono
all’adunanza perché
c’è chi racconta la ragione e c’è
chi ascolta
muto e piego
cogliendo tra rottami di parole 
le orme sue

allora si torna bambini e
si pensa che loro
lassù
su quel palco sfarzoso e acceso
abbiano a cuore i calli onesti delle mani

è solo vento
fugace momento

distratte
di tutti le menti
sono grasso per armenti
torchi e
ruote di carri

coi denti

giordan