domenica 19 aprile 2009

ricordi


26 novembre 2002


ricordo il tuo sguardo

riflesso nel mio


parlavi di un vetusto cortile sterrato

di un cuore pulsante di bimbi

di piccole biglie di vetro


un corpo pietroso dagli storti infissi

donava l’incontro tra donne canute e giovani madri


guardavano oltre

passando al di là dei muri

pagine ammuffite di romanzi prestati

erano navi per salpare dal niente


il vetro delle piccole sfere

tagliava la luce

raggiava chimere


in quello sguardo senza tempo

misuravi la forza

proiettarsi nell’ellittico intreccio


Giordan




4 commenti:

serenella ha detto...

Ecco, questi versi sono diretti e soddisfano il mio lato razionale ma anche quello dei sogni, l'aspetto irrazionale. In tutti noi dimorano icordi più o meno vivie i tuoi versi li riportano in luce.La foto è di una dolcezza....incredibile.

giordan ha detto...

questo scritto nasce davanti a dei bicchieri di vino rosso... proprio in quella locanda che vedi nell'immagine, ho passato delle ore con amici a parlare della nostra infanzia. Io sono nato alla periferia della città dove, una campagna alternata a boschetti, si stendeva a perdita d'occhio. Era un luogo magico, fantastico ora c'è un grosso quartiere e una zona industriale. Io me ne sono andato e ora vivo tra i boschi... sono tornato alle mie origini.


Ciao serenella.

Anonimo ha detto...

Ciao Giordan!

Mi piace molto

"guardavano oltre
passando al di là dei muri
pagine ammuffite di romanzi prestati
erano navi per salpare dal niente",

anche per il fatto di aver sempre visto ciascun libro come una nave, come un viaggio.

Buona domenica!

giordan ha detto...

ormai comincio ad avere un passato arcaico...
Grazie Guernica buona domenica a te