sabato 18 aprile 2009

per Xavier

asciugano al sole

scuotono ai venti


dai loro ponti

stanno fermi

a scrutar la fine

la curva terrena dell’orizzonte


poche ore dividono Bastia

cougar schierati

visi arrossati e tesi

da qui al mare

solo dolore

solo terrore per Xavier


Giordan







2 commenti:

serenella ha detto...

Leggendo scopro che i tuoi versi i piacciono ma, forse per me hanno un significato diverso da quello che tu hai dato a ciscuna parola. Leggendoti, e leggendo Dark, mi accorgo di quanto io sia concreta, precisa , diretta....i poeti come voi, invece....hanno sempre un che di misterioso. Buonanotte Giordan

giordan ha detto...

ciao serenella, è importante ciò che dici in quanto innesca un'analisi da tempo molto dibattuta. Dall'avvento del verso libero, quindi da quando la poesia può essere libera da una struttura matematico-grammaticale, (è una mia definizione non presente nella letteratura)si sono aperti scenari infiniti. La definizione che ti sei data, parla del tuo lato razionale ed è importante che questo sia ben definito. Il mondo in cui viviamo è razionale, ha delle regole, delle logiche su cui fonda la struttura portante della società. Però dentro di noi c'è anche un lato irrazionale, un lato che vive e respira nella fantasia e sovente siamo costretti a lasciarlo da parte. La cosa che facio io quando scrivo, è dare voce a questa parte della mia personalità. Poi, penetrare in una poesia, non è sempre facile. Essa spesso rappresenta il profondo intimo di uno scrittore. Si può cogliere dei messaggi ma non definirli altrimenti cade lo scopo del testo poetico se è da subito "smontabile, demolibile". L'importante è che tu colga delle emozioni anche personali, la poesia ha già dato senso al suo esistere.

Grazie serenella, un bacio