domenica 29 marzo 2009

poesia ed erotismo

poesia ed erotismo

Richiamo arcaico

s’eclissava in ansimo

l’ardore sfrontato e odoroso di noi

in quella stanza ornata di stucchi

di putti e scene di caccia

schiumava sopra il tuo seno

il fresco vino bianco

adagio

dal calice lo versavo

trasalivi

mentre fiume nervoso

scendeva

sfociando a delta

in scura foresta

penetrava i tortuosi alvei e

verso il fondo

a cascata

stillava

tra le socchiuse mie labbra dalle tue


shahara

ho conosciuto il tuo profumo

ora

desidero conoscere il tuo corpo

occhi miei

saziate questa sete che mi arsa

strazìate questa vista che s’appanna

nel calore di quell’io

che andava sicuro al passo

vedo l’ora confusa

smossa

inseguo invano il cuore che disperde la sagoma tra gli aliti del ghibli




possedere il tuo corpo


possedere il tuo corpo

adesso

amore irrazionale

porta del godere

illudiamo ancora una volta

lo scorpione nel suo vagare

le tracce nel deserto

sono testimoni del nostro sostare



ricordare


le fiamme danzano con oscillo d'anca

donne

leccate il miele incrostato di consunti amori

intanto sto qui

libero pensiero

piovo nel mondo

con silenzioso sorvolo

tersa luce

scorre a sangue nell’antico mio corpo

respiro ora

ciò che rimane

di questi caldi umori



tu sei…

tu sei…

lo schiudersi

di mille fiori di pesco

la flessibile danza

di gitane della Camargue

la serenità dolce e calda

della mia intimità



testi contenuti nella collana: lettere nomadi 2005-2007

M. Giordano




5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bellezza!^_^
Grazie per la condivisione.

giordan ha detto...

E' un lavoro sperimentale, che avevo fatto all'interno di un progetto di studio sulla poesia erotica dell'ottocento e del novecento. Non ero riuscito a quel tempo, ad assimilare le emozioni che i vari testi dei vari poeti trasmettevano. Ho lavorato così sul "mio" in un tempo successivo. Mi è servito per capire il significato profondo della poesia erotica; ho dovuto mettere sul foglio bianco parte della mia vita.
Questo tipo di poesia, è uno strumento intimo, che riesce a trasmettere la forza della passione ai soli amanti che hanno vissuto il respiro insieme.
Nutro una speranza: la liberazione dalle stratificazioni storico culturali di una certa società borghese e puritana, che credo molto più pericolosa di coloro che affidano le redini alla libertà emotiva.

ciao Guernica

Anonimo ha detto...

Beh il puritanesimo dove porta?Alla repressione e la repressione di conseguenza conduce all'eccesso!
Ho sempre visto il giusto nel mezzo e per me si consegue con il libero arbitrio e la libertà emotiva che Qualcuno ci ha concesso. Ognuno è dotato di coscienza e non vedo perchè si debbano imporre regole morali e costrizioni.
E' chiaro che parlo dell'aspetto erotico-sentimentale e non delle regole poste per il vivere civile.Altrimenti sarebbe l'anarchia!

giordan ha detto...

condivido,
il guaio della nostra società, è che ha completamente travisato l'erotismo sostituendolo con la pornografia. Ha trasformato il corpo della donna in uno strumento commerciale, in una specie di scatola del piacere. La tv trasmette programmi demenziali e sottoculturati e per fare l'odiens che non riuscirebbe a raccimolare, espone veline o presentatrici dal cervello vuoto ma dal reggiseno pieno.
che tristezza...
ciao e grazie Guernica

Anonimo ha detto...

Beh io le donne che si prestano le lincerei!Mi danno sui nervi.E che cavolo!!Anni di lotte femministe gettati così al vento...

Aspettando il tuo prossimo post, buona giornata!