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io andato
io andato
per vie di terra e polvere
d’argini arsi
e coi muli sopra esausti
rivolti
stanchi
a nord del vuoto
carichi
di ignoranti pregiudizi
di piaghe umane in fuga
o in corsa
all’olocausto
e adesso ancora
senza vergogna
girano sottosopra il tempo andato
per confondere
per negare il mai morto
su questo mare denso
dove la prua del consenso sfocia
senza un senso
e plagia nuovamente
la mente
dei contadini
storti
assopiti o assorti?
in acerbi pensieri distanti e confusi
tra i casali
il fieno delle tese e le fonti
dove stolide mandrie al pascolo
sperse
dissetano
in un angolo borghese
che non rifiuta e siede
sulle braci ardenti dell’errore
G.M.
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