Qui non c’è partitica ma saggezza.
Per etica la prima s’annienta e scema
innanzi la seconda.
G.M.
Si è svolta la manifestazione dei cittadini di Vicenza contrari alla realizzazione della base statunitense. In un atteggiamento estremamente pacifico, migliaia di persone hanno sfilato per protestare contro l'ipotizzata accusa mossa dalla questura vicentina, che configura le varie organizzazioni no base, associazioni a delinquere. Un insieme di giovani, famiglie, pensionati che, si spera, possano essere con il loro atteggiamento, di esempio a chi invece preferisce la risposta violenta in abbigliamento anti sommossa, hanno attraversato alcune vie del centro dirigendosi verso la questura dove hanno concluso la protesta. Tutto questo per una base che, se costruita, è destinata a diventare una tragedia immane per l’intera comunità vicentina. Degli individui ignoranti e arroganti in assoluta indipendenza dal consenso cittadino, hanno deliberatamente deciso il da farsi su una terra che non gli appartiene. Tutto questo, non per realizzare infrastrutture utili, ma un insediamento militare operativo estremamente pericoloso, per impattività e logistica, nei confronti dell’ambiente e del sistema urbano di Vicenza. Anche il principio etico viene imbrattato dalla presenza invasiva militare: una struttura oscena dove, al suo interno, verranno pensati i vari piani d’attacco per colpire altre terre e altri esseri umani. Ma a questi signori della guerra non bastano le atrocità sin d’ora commesse? Saranno spesi milioni di euro pubblici in un contesto storico, dove le risorse dovrebbero essere usate per fronteggiare una crisi economica molto pesante. Reputo non solo idiota ed inutile la cosa, visti i fini che essa ha, ma estremamente offensiva nei confronti di tutti coloro che in questo paese versano tasse e contributi. Confido in una presa di coscienza generale a breve, che risvegli anche gli ultimi dormienti italiani. Solo attraverso le proteste pacifiche ed al crescente numero di partecipanti, si può sperare in una inversione di marcia.
Durante tutto il percorso, settemila persone hanno camminato e cantato tra bandiere della pace e striscioni colorati. Dobbiamo collaborare tutti per questa giusta causa. Se l’infausto progetto si concludesse in base a quanto maturato dal potere, ad alcuni vicentini non resterà che rimpiangere il fatto di non avere mai agito per impedire la tragedia, ma sarà troppo tardi.
Giordano Montanaro
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