Ricorda, figlio mio, la felicità dei giochi non tenerla tutta per te … (Nicola Sacco al figlio Dante lettera del 1927)
Mai ,vivendo l’intera esistenza avremmo potuto sperare di fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini ( Bartolomeo Vanzetti alla giuria che lo condannò alla pena di morte)
Si, Dante mio, essi potranno ben crocifiggere i nostri corpi come già fanno da sette anni: ma essi non potranno mai distruggere le nostre idee, che rimarranno ancora più belle per le future generazioni a venire”. (Nicola Sacco, al figlio Dante 1927)
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