ascolterò
nel mio stare supino
il frullo degli uccelli
il gorgoglio dell’acqua
il sommesso canto del vento
ascolterò
dal grembo di questa terra
le mille voci di mia madre
il passo continuo
lento
di mio padre
allora
tornerò me stesso
ancora sarò fibra
tralcio di vite
seme
d’ altri semi
Giordan
12 commenti:
Dolce, delicata, semplice, meravigliosa poesia.
Meravigliosi versi..sembra di viverli..sentire gli uccellini, il gorgoglio dell'acqua e il vento...Intima l'immagine della madre terra..e di tua madre..la tenerezza che sprigiona tuo padre..
Ritrovati, Giordan, sii quel tralcio di vite e seme d'altri semi...
Molto bella .. Mi sto emozionando .. I ricordi affiorano ...... Complimenti.
Bellissima, piena di dolcezza!
Complimenti Giordan....
Ciao,
Lara
sono ricchi di tenerezza anche
bravissimo, come sempre, Giordan, questa poesia è di una dolcezza e di una nostalgia che parla all'anima
buona serata
ciao Angelo Azzurro, grazie.
E' un testo oramai datato l'ho scritto qualche anno fa.
sono felice ti piaccia quando rileggo le mie cose invece, trovo sempre un sacco di difetti...
un abbraccio
Carissima Debora, felice di averti qui con le tue dolci parole.
In me vive un legame ancestrale con la terra...
un abbraccio
grazie anche a te zoè, i ricordi fanno parte integrante della nostra persona e il riviverli è come respirare tratti di un nostro passato
un abbraccio
ciao Lara, quando ho gettato sulla carta le parole del testo, stavo seduto sulla barriera corallina del versante caldo dei Berici. Poco più in su, c'è il luogo tra la boscaglia, dove passo le notti ad ascoltare i rapaci notturni... forse è stata la magia di quella notte o...chissà...
grazie a te un abbraccio
grazie Colombo e benvenuto.
Farò un salto da te a dare un'occhiata.
P.S.: Colombo, uno dei polizieschi che amo di più...troppo forte Peter Falk.
ciao
Pupottina, troppo buona grazie.
nostalgia e anima...direi di sì, è proprio un cammino nostalgico sui sentieri dell'anima
un abbraccio
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