storte ed effimere speranze
restano
in questo arido contesto che
annusa
come i cani
l’argine marginale della gòra
e in fondo
un mulino che muore
nei miasmi del niente
della subdola stasi
e i vecchi ci guardano e
ci chiedono dove sono le siepi
le api
le otri e l’odore dei mosti
ci chiedono
dove sono i bambini
le voci
davanti ai camini
non avere risposte
disarma il domani
Giordan
2 commenti:
Che bellezza nelle tue parole. Non smetterò mai d'inebriarmi, quando leggo i tuoi scritti.
Un salutone vecchio amico dell'etere!
Ciao Dark Luna, Grazie.
Ultimamente sono latitante nel Blog...devo riprendere le redini e mollare certi impegni che mi assorbono sempre più senza risultati proporzionali...
Un abbraccio compagna di versi.
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