sabato 13 marzo 2010

Jiří Orten

















Breve biografia vita e opere

Di famiglia ebrea, fratello del regista Ota Ornest, studiò nel Conservatorio di Arte drammatica di Praga fino al 1939.

Morì a 22 anni in seguito ad un incidente stradale.

Nel 1936, alla giovane età di 17 anni, inizia a scrivere su svariati giornali e riviste: dal 1939 a causa delle leggi razziali si servì degli pseudonimi Jiřì Jakub e Kerel Jìlek.

Fa parte del gruppo dei giovani artisti Ohnice (Malerba) che operò negli anni dell'occupazione nazista (insieme a Bednàř, Bonn, Bezovskŷ, Hiršal). Sono individuabili nella sua opera le influenze del poeta ceco Halas, oltre R. Weiner, Rainer Maria Rilke, F. Jammes, e ancora dalla filosofia di Kierkegaard e di de Unamuno. Nella sua breve opera letteraria riuscì ad esprimere la sua concezione negativa dell'esistenza, il senso di dolore e angoscia, e la coscienza di una morte imminente. Una concezione della vita emblematica per tutta la sua generazione costretta a vivere in una condizione storicamente difficilissima, minata da pericoli imminenti, priva di prospettive di futuro, di normalità e serenità.

Della sua produzione poetica pubblicò le raccolte Čìtanka jaro, Crestomazia primavera del 1939; Cesta Kmrazu, Viaggio verso il gelo del 1940; Ohnice, Malerba del 1941; rimasero invece inedite altre due raccolte: Zcestì Disvio e Elegie pubblicate solo nel 1947 nel volume Opere curato da V. Černý. Nonostante al centro della sua opera sta la poesia, si cimentò anche nella prosa e nel teatro, scrisse recensioni e saggi letterari. Da segnalare la prosa Eta, Eta, žlutì ptàci: Eta, eta, uccelli gialli, in seguito rielaborata nel romanzo Malà vìra, Piccola fede pubblicate nel 1966. Si conservano anche tre quaderni di circa 1500 pagine manoscitte ai quali dava nome a seconda della copertina (Libro azzurro, Libro zigrinato, Libro rosso). Questi diari furono pubblicati nel 1958, e hanno gettato nuova luce sulla poesia di Orten, poiché mettono a nudo la stretta connessione della sua creazione poetica con la sua vicenda personale, il suo bisogno esasperato di estrinsecare quotidianamente la sua angoscia esistenziale, ma soprattutto perché svelano la complessità del suo mondo interiore e della sua immaginazione poetica.


LA SCHEGGIA


Chi ha nel piede una scheggia

proprio come te piede

in ogni cosa ha una croce e scribacchia nel blocchetto

un brutto segno di cupezza


Eppure quando posa il piede

(o è solo apparenza?)

nelle orecchie gli infuria dolcemente

una grande stanchezza


Riposerà un momento

e tristemente bacia sulle labbra

quell'altra scheggia quella

conficcata più in fondo

6-8-1938, Kunštát

Jiří Orten




12 commenti:

amatamari© ha detto...

Magnifica!
Grazie per la preziosa segnalazione.
:-)

Simona ha detto...

Bella!E lo sfondo nero ci sta alla grande per questo blog!
Un sorriso:-)

Sonia Parmigiano ha detto...

Giordan,

Passando para te desejar um ótima semana!!!

POESIA

Gastei uma hora pensando um verso
que a pena não quer escrever.
No entanto ele está cá dentro
inquieto, vivo.
Ele está cá dentro
e não quer sair.
Mas a poesia deste momento
inunda minha vida inteira.

(Carlos Drummond de Andrade)

Baci!!!

Reggina Moon

giordan ha detto...

ciao amatamari, grazie a te.
E un poeta poco conosciuto in Italia, ma nella sua breve vita ha saputo cogliere l'essenza del "turbamento interiore". La sua filosofia apre scenari taciuti alle coscienze individuali per timore, limite umano. Va letto per comprendere un lato dell'essere uomo.

giordan ha detto...

ciao Simona, benvenuta.

Lo sfondo nero c'è da un pò... forse ultimamente, per connessioni casuali, contorna poeti dalla vita travagliata... nulla di funereo però in tutto questo. L'ho usato per dare risalto alle foto...quelle che ogni tanto faccio io...

grazie comunque
alla prossima

ciao

giordan ha detto...

Reggina Moon, grazie per le belle parole di Carlos.

Qui la sera è giunta e domani inizia la settimana di lavoro.

Buona settimana e un bacio a te

Reggina Moon, obrigado pelas belas palavras de Carlos.

Aqui a noite chegou e amanhã começa a semana de trabalho.

Boa semana e um beijo para você

Unseen India Tours ha detto...

What a beautiful post !! This is so fantastic !!

Sonia Parmigiano ha detto...

Giordan,

Vim passar alguns momentos bons em seu Blog e te convidar a retirar o "nosso" selinho no meu Blog Verso & Prosa, para comemorarmos juntos o "Dia dos Blogueiros".

Um beijo e ótimo final de semana!!

Reggina Moon

Anonimo ha detto...

Ma quando torni un po' più costante?
Ci sono bloggers di cui si avverte il peso dell'assenza!
Un bacio.

giordan ha detto...

hello Unseen Rajasthan,
thanks,

very nice.

It was a very sensitive poet

hello

giordan ha detto...

graças a Reggina Moon, eu vou te encontrar

um abraço

giordan ha detto...

Ciao Guernica,
hai ragione!!

Ho un periodo complesso e saturo di impegni. Sto organizzando molte cose per il C.O.V. e ho trascurato il mio blog e gli amici bloggers come te. Passerò a trovarti, un abbraccio grande.

ciao