foto: la vela di Caronte
Cicogne in Palestina
ritardano i passi in questo ambiguo andare
piccoli sandali
verso un rumore
un vociare ostinato e
distante
e le cicale scuotono le ali e
confondono la pelle
tra le ombre dei sicomoro
tumultuoso silenzio
rotto
dalla diaspora delle bombe
su quelle piccole facce
tonde e
gonfie e
serie
troppo serie
le cicogne
spiccano il volo
lento
lasciando alle madri il pianto
il prezzo dell’inganno
la pena
di aride sentenze
giordan
4 commenti:
bella nella sua grande tristezza questa poesia. A volte penso che ho 66 anni e che se fossi vissuto in quelle terre sarebbero giusto 66 anni di guerra.
Ciao Francesco, grazie mille.
In effetti è diventata una guerra infinita ormai. Ieri, 13/07/14, mi trovavo a Vienna dove è stato discussa la posizione "dell'occidente" sulla questione... Non nutro positive speranze...
ciao
giordan
Ciao Giordan, la tua poesia riempie il cuore anche se fa male...
guardare le immagini di quella terra martoriata da anni fa comprendere bene la stupidità umana...
Ciao Upupa, grazie.. purtroppo ci sono uomini che si prestano a fare da strumenti inconsci di un sistema potente che controlla tutto dall'alto e da luoghi sicuri. La responsabilità principale della questione palestinese, è data dell'arroganza di un sistema sociale diffuso fondato sulla prevaricazione. Ora ci si scandalizza per le azioni di Hamas, sicuramente discutibili, ma innescate da un altrettanto scandaloso comportamento israeliano. Qui non si tratta di schierarsi da una parte o dall'altra, ma semplicemente di avere il coraggio di individuare le responsabilità di ognuno per raggiungere una pace fondata sui diritti umani di tutti. Moltissime persone in Israele non vogliono la guerra come in Palestina e sono la maggioranza in entrambe le regioni. Il guaio è, che al solito, il potere è in mano a pochi delinquenti i quali decidono sulla vita degli altri incondizionatamente e deliberatamente.
un abbraccio
giordan
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