è così che partii
in un giorno
di secca dove il mare
stava
immobile
a vestire il
suo bordo mondo
di un fermo
velo al vento
non avevo
mete
sperdevo il
vagito in cerchio alla prua
lontani
specchiavano
sul quadro i monti
l’ essere lì
solo il caso
come tutto
il contorno ed io
solo il caso
è così che partii
respirando
la vita che entrava
giordan
7 commenti:
Bentornato giordan e alla grande con questa tua poesia.
Che dire se non che un viaggio così è un viaggio irripetibile perché si è soli e dentro la propria vita che non si ferma mai, neanche davanti all'immobilità dell'immenso mare!
Ed è così che poi sei tornato....
T'abbraccio
Partire per assecondare il ritmo della propria via : bellissima poesia.
"... respirando la vita che entrava". Che immagine stupenda.
Davvero bentornato, Giordan.
Ciao Elisena,
grazie.
Sì...io ogni tanto spesso, parto per dei viaggi di lavoro. Ho la connessione quasi sempre, ma fatico a trovare il tempo per scrivere o leggere i post degli amici.
grazie per le tue parole sulla mia poesia. l'ho scritta di getto e pubblicata senza tante revisioni (anzi nessuna). E' una piccola riflessione sulla vita...dalla nascita,al mistero che lungo il cammino, ogni giorno, nel bene o nel male, ti stupirà o spaventerà... alla fine del viaggio per diventare altro...
chissà...
Un abbraccio
giordan
Ciao Costantino, in parte, è proprio così
a presto ciao
Ciao Sari,
grazie. Volevo descrivere proprio il movimento della vita sull'uomo...
grazie ancora
ciao
giordan
"respirando la vita che entrava"...è un respiro a volte lieve a volte molto pesante...
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