DERIVE
elementi naturali o
rovine di una civiltà
forgiano intorno
invadono
la percezione umana
pulsano sul bordo della vita
respirano nel naufragio
nella solitudine o
semplicemente
tra i fiordi
le anse dei fiumi
sono l’alba di un andare
il tramonto di un nuovo di-venire
sono mani
che lasciano la presa
poggiano leggere
nel dubbio umano
pesanti
nella fisica della terra
sono specchi
dove lanciare pietre
dove
oltre guardare
fra le crepe
giordan
2 commenti:
Che dire giordan sei un poeta nell'anima, per versi come questi ci vorrebbe la critica d'autore. Sei bravissimo. Non potrei che risponderti in rima.
Un mondo alla deriva...
ciottoli lanciati verso un mare di nefandezze umane
un abbraccio
Lilly
ciao Lilly, molto gentile, grazie.
Il mio muovere è un errare senza fine proprio nelle derive...per capire il fondo del limite umano
grazie ancora
un abbraccio
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