domenica 8 aprile 2012

il vino di Volterra

violenta
breve e
grave
una bava scorre e corre
tra le righe di un labbro giovine
gualivo
tra i morsi persi dei denti da latte

non c’è capire che stana i vuoti a perdere
adesso
sgorgo in rosso

in mestizia convulsa simbionte
questo nettare d’uva
a me dichiara l’esistenza mai sentita

senza tanino non sono omo e
vago di contrada e strada
di sentiero cavo tra i cavi 
montedison

giordan















12 commenti:

Elisena Migiani ha detto...

Giordan....sarà anche casualità ma io ho scritto in questi giorni una poesia sul vino, e l'ho titolata
NEL VINO

Un rovinio d’angeli
sul bordo del bicchiere
e le tue dita
che lamentano
ancor vino
mentre l’impotenza
striscia dentro
i sorsi
appannandone il vetro
Così la vita
partorisce i suoi fiori
di colori amari
E tu ridi ...
ridi e non t’accorgi
che la tua bocca
s’empie di miseria!

E' questa e ancora devo pubblicarla nel blog!
Non so se tu questa tua poesia l'abbia scritta solo ora, ma, in ogni caso, in questi giorni abbiamo pensato entrambi allo stesso argomento, che nel nostro paese uccide più della droga.

Hai usato parole forti, come forte è la devastazione per il corpo e la mente dei giovani che spesso muoiono e uccidono alla guida d'un'auto, mentre sono sotto gli effetti dell'alcol.

Un abbraccio
Elisena

Rita Baccaro ha detto...

oggi sono una donna fortunata: becco in un sol colpo due poesie intense di due amici che ritengo i più capaci e sensibili a parlare in versi e donare alle parole la magia e vitalità delle emozioni.
"il tanino stana i vuoi a perdere"...
"mentre l'impotenza striscia dentro i sorsi"...
Bella questa sintonia e questo, più che parallelismo, direi vero e proprio incrocio di sensibilità.
ciao, giordan, spero tu abbia trascorso una serena giornata di Pasqua e che la gioia di questo giorno ti sia compagna ancora a lungo!
ciaooooooo

Sari ha detto...

Buona festa, Giordan.
La poesia la rileggerò quando avrò tradotto i termini che mi sono sconosciuti. La tua poesia è spesso ricerca... anche questa piccola fatica (da parte di chi legge) è dono.
Ciao.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Complimenti per i versi!
Spero che hai trascorso delle serene feste; intanto ti lascio il mio augurio di un buon inizio di settimana.

giordan ha detto...

Ciao Elisena,
è bellissima!!!
Direi che c'è una connessione tra i testi. Io ho usato volutamente l'emetismo perchè malgrado se ne parli, ritengo l’argomento ancora “tabù” per molte persone.
Premetto che amo il vino e i molteplici derivati dell’uva. Mi affascina Il senso stesso che possono avere o dare ad un uomo, in un determinato passaggio della sua esistenza. Passeggiare per le vie di Volterra e frequentare le osterie scambiando parole con la gente che trovo, è fantastico. Si tocca un mondo che si è fermato al rapporto umano seppure con i suoi limiti e le sue fragilità (alcolismo incluso). Il testo muove in un terreno ostico e corre sulla lama della vita. Il nettare di bacco può essere godimento, ma nel contempo rovina se non lo si doma: è così, da quando l’uomo l’ha scoperto in tutte le latitudini del mondo.
Oggi, le nostre società occidentali, stanno toccando uno dei momenti più cruciali della storia moderna. La crisi economica, la mancanza di lavoro, sono elementi che possono stravolgere la vita delle persone.
Facciamo i conti con tutto quello che abbiamo perso, perché non sappiamo distinguere nella spazzatura le cose utili gettate con le inutili. Non siamo riusciti a rigenerarsi e fare “evoluzione” nel mondo del lavoro e delle società in senso lato.
L’alcol, spesso, per una generazione alle porte della “dismissione” (oggi non siamo più persone, ma risorse umane), diventa una via di fuga e per i giovani, una piacevole trasgressione.
Qui mi allaccio alla tua bellissima poesia dove scrivi: "Un rovinio d’angeli sul bordo del bicchiere"
Molte tragedie che vedono vittime i giovani, sono legate all’abuso di alcol o di droghe e questo è dovuto alla forma con la quale la società affronta il problema.
Onestamente sono contrario al proibizionismo: innesca nei ragazzi il desiderio di evadere le regole. Sono favorevole all'informazione. Se questa non fosse strumentalizzata, ma ben fatta, avremmo meno alcolizzati e meno drogati vittime di uno stereotipo spesso usato per identificare certi stili di vita “no limit” che vanno tanto di moda.
Ai miei tempi, le rock star si drogavano e bevevano all’inverosimile e questo per molti giovani era un esempio. Nessun paese al mondo si è preoccupato di fare informazione: hanno solo creato regole senza risolvere il problema. Tutto questo non a caso: la destabilizzazione da dipendenza, serviva, come serve tutt’ora, a tenere sotto controllo una certa parte di società potenzialmente pericolosa per un sistema conservatore e radicale come quello dei poteri occidentali e non solo. La differenza, è che i primi spacciavano e spacciano ancora in giro la parola “democrazia” proprio come fosse droga per creare effetti allucinogeni piuttosto che pratici.
Un abbraccio
giordan

giordan ha detto...

Carissima Rita, ciao
grazie!!!
Sì ho fatto un pò di giri per la mia Italia e devo dire che mi mancava visto che spesso sono in Russia o nel nord Europa per lavoro.

Sei molto gentile per le parole e ti ringrazio. La poesia è una forma di comunicazione che può andare oltre alla "constatazione" di un evento umano.

Un abbraccio e grazie ancora
giordan

giordan ha detto...

Ciao Sari, grazie. Mi scuso per il ritardo nel rispondere.

Le parole che trovi un pò fuori luogo, sono parole dialettali e le ho usate per connettere alcuni significanti del testo ad una forma di pensiero tipica nel nord Italia...
Il resto è vita, respiri e debolezze umane

un abbraccio
giordan

giordan ha detto...

Ciao Cavaliere,
sì grazie e spero anche tu.
grazie per il tuo pensiero
a presto
giordan

Elisena Migiani ha detto...

Anch'io amo il vino Giordan. Sotto st'aspetto son figlia d'arte, nel senso che in famiglia, a tavola, siamo stati abituati sin da piccoli a bere un buon bicchier di vino. Sai, non riesco ad immaginare un pranzo senza esser accompagnato dal vino. E in merito all'osterie, anche a Roma ce ne sono molte, specialmente ai Castelli Romani, dove in estate, per sedare l'arsura, un vinello bianco ghiacciato è un toccasana!

Purtroppo il PROBLEMA ALCOL esiste e poco se ne parla. Iniziano 12/13 anni a bere prima d'entrare a scuola. Non si deve proibire nulla, son daccordo, ma mobilitare campagne di cultura e anche di sostegno per chi è ormai vittima di questa droga.

Rinnovo il mio inchino a questa tua lirica, forte come un buon vino che però non brucia in tutti gli stomaco.

Jas21 ha detto...

Ciao Giordan,
complimenti per la lirica.
Amo il vino di buona qualità.

giordan ha detto...

Ciao Elisena,
è così...
quando si sottovaluta il problema può trasformarsi in tragedia. Si dovrebbe fare proprio di più per proteggere i razzi.

Un abbraccio

giordan ha detto...

ciao I am,

grazie per le tue parole

ciao