In questi anni, dove la memoria è bottino per i predoni,
abbiamo il dovere morale di non lasciarla tra le loro fauci
giordan
Albert Kesserling, che durante il secondo conflitto mondiale fu il
comandante delle forze armate germaniche in
Italia, a fine conflitto (1947) fu processato e condannato a morte
per i numerosi eccidi che l'esercito nazista aveva commesso ai suoi ordini (Fosse Ardeatine, Strage di Marzabotto e molte altre). Successivamente la
condanna fu tramutata in ergastolo,
ma egli venne rilasciato nel 1952 per
le sue presunte gravi condizioni di salute. Tale gravità fu smentita dal fatto
che Kesselring visse altri otto anni libero nel suo Paese, ove divenne quasi
oggetto di culto negli ambienti neonazisti della Baviera.
Tornato libero, Kesselring
sostenne di non essere affatto pentito di ciò che aveva fatto durante i 18 mesi
nei quali tenne il comando in Italia ed anzi dichiarò che gli italiani, per il
bene che secondo lui aveva loro fatto, avrebbero dovuto erigergli un monumento.
In risposta a queste affermazioni Piero Calamandrei scrisse la celebre
epigrafe, dedicata a Duccio Galimberti "Lo avrai, camerata Kesselring...",
il cui testo venne posto sotto una lapide ad ignominia di
Kesselring stesso, deposta dal comune di Cuneo,
e poi affissa anche a Montepulciano, in località Sant'Agnese, a Sant'Anna di Stazzema, ad Aosta, all'ingresso delle cascate delle Marmore, e a Borgo San Lorenzo, sull'antico palazzo del Podestà.
(fonte
wikipedia)
Piero Calamandrei
Lo avrai
camerata Kesserling
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costituirà
a deciderlo tocca a noi
non coi sassi affumicati
dei borghi inermi e straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità.
Non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire
ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro di ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato tra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo
su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ORA E SEMPRE RESISTENZA
camerata Kesserling
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costituirà
a deciderlo tocca a noi
non coi sassi affumicati
dei borghi inermi e straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità.
Non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire
ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro di ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato tra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo
su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ORA E SEMPRE RESISTENZA
P. Calamandrei
9 commenti:
Hai fatto molto bene a ricordare questo episodio,e a pubblicare le parole di Calamandrei.
Buon 25 aprile,che serva da monito perchè le tante guerre cessino e si costruisca la pace.
Ammiro Calamandrei e le sue parole dovrebbero essere tutte nei libri di testo di ogni ordine scolastico. Detesto le arroganze e si fa bene a ricordarle, affinchè ci creino quel disgusto che è giusto non allontnare.
Grazie Giordan.
Grazie Costantino e grazie Sari,
spesso la verità e la storia si preferisce nasconderla o confonderla. E' un impegno civile di tutti impedire che ciò avvenga e Calamandrei, ne è testimone importante
un abbraccio
giordan
Ho sempre letto Calamandrei e i suoi scritti spesso mi fanno compagnia...
Complimenti per questa citazione
un abbraccio
Bella questa citazione di Calamandrei.Buon weekwnd Giordan.Olga
ciao Upupa, è una guida importante per questo paese
ciao
grazie
Ciao Stella dell'est, grazie.
Come dicevo Calamandrei è per tutti noi un faro.
Giordan, sono rimasta colpita dal tuo post. Nessuna retorica. Verità di un tempo che non può e non deve essere dimenticato
ciao I am, grazie.
sono felice di vedere un'altra voce che si aggiunge ad un argomento che ho a cuore.
un abbraccio
giordan
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