Visualizzazione post con etichetta umori urbani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta umori urbani. Mostra tutti i post

domenica 7 febbraio 2010

supermercato

non è questa una poesia, ma piuttosto, una cadenza di parole
parole di un ordinario programma che
giorno dopo giorno
consuma i buoni intenti e omologa le masse.

supermercato


sintetico orgasmo
in scialacquo continuo
tra medi scaffali
cacao caffè the
all'essenza di timo

miope inchino
oriente beduino e
perciò
naturalmente qui
meschino

musica
occhi
corpi di sirene
intimi indumenti su mezze donne al polipropilene

cozze veline
a fin di bene
a spingi carrelli
rizzano il pene

locali discariche
mescolano in esse
offerte sacre e
profane

bistecche
bidoni
elettrodi e
bottiglioni
sfilate infinite di agenti e detergenti
teche di libri
guide all'arrosto
gomme rotonde e
da masticare
arachidi
pistacchi cavoli e
aracnidi
lampade a basso consumo
ad alto impatto ambientale

primizie degli orti cinesi
frutti del mitico kilometro zero
pane
vino e quando giuste le stagioni
lenticchie e marroni

marroni?

marroni
lasciati al calpestio
di questo frenetico tacchettio
la corsa per la cassa o
la vita?
la vita già presa
prima
sul ripiano dei compressori
sessanta euro
in offerta
garantito
puro plutonio
guarnito all'amianto in gocce d'alluminio.

giordan