AQUASUGA: poesia,fotografia e indipendenza dal caos organizzato
tu ed io a Kapuvar
come desidero ancora i tuoi passi alle mie spalle
le tue mani
fuggite nella creta
e poi
tra le pieghe di un vaso o
tra le rughe
della mia vita
assopito
qualunque muovere
attorno
sta’ al nulla
è solo un’attesa
questo piego al muro
nell’indifferenza degli indifferenti
ancora batte un cuore
tuona e tonfa
nel vuoto belare altro
Giordan