mercoledì 25 novembre 2009
semplicemente...tornare
a volte la lontananza è riflessione a volte...
necessario distacco
semplicemente tornare
serata inoltrata
autunno
foglie caduche al suolo
date
alla giacenza
rami spogli e
neri
resi
arresi a una riverente bruma che
non lascia
senza velo
passo lento
a-nervoso come
sillabare un moto
in questo scorrere pensieri
allo scuro
col ritmo cardiaco
equilibrati
solo un rumore disturba il mistero così
tolgo la giubba e spengo
il suo rasentare
inebriante profumo mi cogli
i sensi
tesi
a scorgere scoscesi pendii
varianti di un percorso che
l'occhio in-cattura
allora libero i piedi
dagli scarponi e
scalzo
aderisco ad ogni piega della donna che
affascinante
scopro calda
trepidanti ginocchia reggono il passo prima
incerto
ora
sicuro
come a casa
perchè
sono tornato
a casa
ancora un fruscio lascia interdetto l'avvolgermi
in quercia
betulla
olmo
sanguinello
sciolgo quindi le gambe
dalle cacciatora
nudo
adesso
da un superfluo umano vestire
ogni lembo della pelle sfida
il fuori
compie il giungere la notte
ogni cosa
ingoia
rallenta il pulsare
in un ancestrale tam tam
cadenza
profonda
sufficiente distacco
per un giusto respiro al consumo
necessario
tratto da: "terre fertili"
Giordan
sabato 14 novembre 2009
AZIONI DI GUERRA CONTRO LA PACE
ARRESTATO TURI VACCARO, NOTO PACIFISTA, PER UN'AZIONE CHE MERITAVA BEN ALTRO.
NOTIZIE SUL BLOG wwwelciodo.blogspot.com
GIORDAN
mercoledì 11 novembre 2009
destino
parole
passano
sopra foglie che
s’ombrano
non scuotono
al proggredir del vento
non ascoltano il canto
stanno lì
aspettano
l’inverno
destino
poesia del 18-12-07
Giordan
sabato 7 novembre 2009
tratti di parole: Vi presento Silvia Zoico
qualcuno ha gettato il guanto di sfida
un quanto di grida rapprese di lacrime
infanti di lana papavero rosso
e ne facciano i cani lo rodano un osso
dei miei e si sfasci in urina l'acredine
si accrediti il tutto al mio conto si rida
poesia di Silvia Zoico tratta dal libro: Testa e croce
Nel leggere le poesie di Silvia, si percepisce il brivido della sofferenza, della paura, dello spaesamento.
Attraverso la parola, è riuscita a "gettare" fuori il male vincendo su di esso
grazie Silvia, grazie perchè ti ho incontrata e mi hai concesso di comprendere , che la vita E' un valore assoluto che si deve assaggiare anche quando è amara.
un abbraccio
nel blog "EL CIODO" c'è la presentazione del testo come libro della settimana
Giordan
martedì 3 novembre 2009
umano inverno
umano inverno
e desideravi
affannata dalla corsa
che la rugiada dipanasse
sulle curve labbra
le zolle stavano rivolte e
rivolte staranno domani
anche senza la nostra impronta
sopra
con l’alberello timberland
lo scrocchio della carta avvolge le parole che
solcano e
scollano comunque
l’inevitabile consenso di un là stare
ignorante
seduto
convulso mondo tonto
dai
metti nella credenza i biscotti
♣ ♣ ♣
allora
hai aperto le finestre
hai lasciato passare l’aria
come faceva mia madre
la festa
staranno ancora al fiume i germogli?
sui bordi girati piano col collo sul sole?
aggrottando le verdi pedunche al forte riverbero? aspettando?
cosa muove adesso sul davanzale
se non un calabrone avvizzito
nel suo ronzante e
farneticante basso finale respiro?
chiudi la finestra e vieni
siedi qui al mio fianco
aspetta con me
il giorno del giudizio
umano e sempre inverno
Giordan