domenica 5 gennaio 2014

pazzia

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l'oscillo lento doma le ansie

allora la scuote l'incerto
per vedere se oltre cambiano gli eventi o
le angolazioni della luce che
a tratti
in una brachicardica fase
sembra emettere un codice morse
o un pianto
o un acuto grido di luci lente e 
riflesse

le femmine in calore a volte capitano
e l'amore spesso
è espresso in latrati di dolore

un raro evento di un resto niente
e così niente
da lasciare invisibili
i vuoti appesi soffitti bianchi

la porta ferma e chiude

- - -

assaporando i vapori di un violento andare per sonno
i giorni susseguono attigui all'inverno sempre
con la neve intorno 

la stanza
avvolge muta i concitati tra le cinghie
si chiude fuori
la pena falsa dei miseri normali 

giordan