solitari tra i campi
al tocco della campana
lasciano la fatica alla zolla
torta e
tolta
la vita sotto
sorpresa assorta
non desta stupore a chi
il vomere conduce
corrono
all’adunanza perché
c’è chi racconta la ragione e c’è
chi ascolta
muto e piego
cogliendo tra rottami di
parole
le orme sue
allora si torna bambini e
si pensa che loro
lassù
su quel palco sfarzoso e acceso
abbiano a cuore i calli onesti
delle mani
è solo vento
fugace momento
distratte
di tutti le menti
sono grasso per armenti
torchi e
ruote di carri
coi denti
giordan