penso
al giorno che si consuma tra le pieghe della terra
alle
mani e facce e
parole
senza
foglie
rimanere
sospesi
appesi
al
vento uniforme che avvolge
gela
resta
una piuma
sbatte
rapida al vuoto intorno
ricorda
modesta e muta
una
primavera assopita e adesso
attesa
giordan