richiama
il fiato teso
dal
quel maso rotondo
infilato
in
quel buco del mondo … sfiato onirico
d’ogni
depresso
le
vacche scampanano
l’erba
piega e
le
sorti del cielo stanno alle correnti
cos’oltre
scuote
alla
vista non cede
così
per sempre
dei
versi
rimane
oscuro il senso …
quello
del vento